E' la chiesa principale del paese, posta a metà strada fra le frazioni di
Villa e Ronzano.
Viene
utilizzata soltanto nella stagione estiva. D'inverno le funzioni hanno luogo a
San Rocco.
Menzionata già nel 1300, fu più volte riattata e ingrandita. Sul campanile
c'è la data del 1695, sul portale rivolto verso Villa quella del 1716 e sul
portale che dà verso Ronzano, quella del 1777: si tratta di date che
probabilmente si riferiscono ad altrettanti importanti restauri.
Nel
1570 e 1581 passò da Sobrio San Carlo Borromeo, che si era impegnato anima e corpo a porre
freno alla riforma di Martin Lutero. Probabilmente per questo motivo, gli è
stato dedicato un altare.
Oltre all'altare maggiore e a quello di San Carlo, ce ne sono altri due dedicati
alla Madonna (in uno la vergine appare dipinta e nell'altro scolpita) e uno a
Sant'Antonio Abate (raffigurato da una statua lignea dipinta).
Di
notevole pregio sono anche il pulpito a cinque facce del 1699, il confessionale
in legno di ciliegio del 1868 e un armadio in noce massiccio che occupa quasi
tutta la parete della sagrestia.
Purtroppo alcuni anni fa sono stati rubati dalla chiesa quattro busti in rame
argentato raffiguranti Sant'Ambrogio, San Carlo Borromeo, Sant'Eustorgio e San
Pancrazio, contenenti le relative reliquie.
Nel 2002, nel corso dei lavori di restauro commissionati
dalla Parrocchia, sono state posate tre belle
vetrate donate dalla nostra associazione.
Il
campanile, costruito in granito a faccia vista e alto 30 metri, termina con una
cupola piramidale ottagonale molto slanciata, in cima alla quale c'è una
piccola statua bronzea raffigurante San Lorenzo con in mano una graticola. La
statua ruota su un perno e dalla sua posizione gli abitanti di Sobrio deducono
il tempo, anche qui legato alla direzione del vento.
Le campane sono tre. La più grossa, pesante 520 chili, venne rifusa nel 1912
dalla ditta Roberto Mazzola di Valduggia. Alle campane furono dati i nomi di
Giovannina, Lorenzina e Maria.
Accanto
alla chiesa c'è il cimitero, menzionato per la prima volta in un documento del
1692, ma certamente ben più antico. Lungo il muro del cimitero sorgono le
cappelle della Via Crucis, riattate nel 1978 e affrescate dal pittore
bellinzonese Clemente Nesurini. Le vecchie pitture risalenti al periodo 1850-60,
opera di Tommaso Calgari di Osco, erano purtroppo irrecuperabili.
La
bellissima casa parrocchiale e l'acero monumentale che, la leggenda vuole, venne
piantato per ricordare la Battaglia dei sassi grossi, completano il quadro.
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Ricerca
storica
LA PARROCCHIALE DI SAN LORENZO IN
SOBRIO
di Giovanni Sobrio, dattiloscritto non
pubblicato
INTRODUZIONE
Con la presente opera l'autore si è prefisso di far rivivere la
spiritualità e la moralità della popolazione di Sobrio del periodo che
va dal 1300 ca. all'inizio del 1800. Dal rnateriale messoci a
disposizione emerge una data risalente al 1360 che corrisponde all'anno
della consacrazione della primitiva Chiesa dopo un importante
ampliamento, effettuato sulle fondamenta del vecchio Oratorio o cappella
romanica (vedi descrizione della Parrocchiale di S. Lorenzo). Questa
ricerca e stata particolarmente laboriosa a causa di parecchi periodi
vuoti per mancanza di documenti. Pertanto nella ricostruzione del
cammino della Parrocchia ci siamo attenuti il più possibile alle nostre
ricerche dando cosi ufficialità all'opera. Nella speranza di essere
riuscito a raggiungere l'obiettivo prefisso ci sentiamo in obbligo di
ringraziare tutti gli Enti pubblici e Ie persone che hanno contribuito
con informazioni personali. In particolare i ringraziamenti vanno: allo
stimato Don Giovarmi Sobrio, fu Parroco della Traversa per averci dato
la possibilità di accedere all'archivio parrocchiale e per la consulenza
nel campo ecclesiastico; al M.R. Don Gallizia per l'assistenza storica.
Giovanni Sobrio
Bellinzona, ottobre 2001
Ascolta le campane della chiesa parrocchiale di San Lorenzo
(fai clic sull'immagine)
La chiesetta di Ronzano, fatta costruire da un Rossi emigrato a Milano,
si trova purtroppo in cattivo stato.
Da oltre 30 anni, però, un gruppo di abitanti di Ronzano, su iniziativa di
Mauro D'Andrea, organizza la
festa
del 1° agosto allo scopo di raccogliere fondi per il restauro.
Nel corso del mese di settembre 2002 è stato sostituito il tetto, l'elemento
più importante per la buona conservazione di tutto l'edificio. Ora, per il
resto, c'è tempo.
Dettagli
Dopo la sostituzione del tetto
Prima della sostituzione del tetto
Nuovi dettagli
Ascolta la campana della chiesa del Santissimo Crocifisso
(fai
clic sull'immagine)
La chiesetta di Gramudél, ora in rovina,
si trova a metà strada sul
sentiero che collega Sobrio a Giornico. Fu fatta costruire da una famiglia
Giudici di Giornico, con l'obbligo per gli abitanti di Sobrio di mantenerla in
buono stato. Serviva da riparo dalle bizze del tempo ai passanti, che erano
numerosissimi.
Putroppo Sobrio non diede seguito ai suoi obblighi.
Davanti
a questa chiesetta si sarà certamente fermato per dire una preghiera e tirare
il fiato il vescovo Moneta, che in rappresentanza di San Carlo rimasto a
Giornico, salì a Sobrio il 21 ottobre 1567. Toccò poi all'infaticabile
arcivescovo di Milano raggiungere a sua volta,
il13 agosto 1570, questo villaggio, dopo il quale visitò Cavagnago e Anzonico,
raggiungendo, quando era ormai notte, Chironico.
San
Carlo ritornerà a Sobrio nell'agosto del 1581: proveniva da Piotta e da
Mairengo e raggiunse poi Pollegio e Iragna, confermando anche in questa visita
la sua straordinaria resistenza fisica.
Ecco lo stato attuale della chiesa.
Questa
foto è stata scattata dalla stessa posizione della vecchia foto qui
sopra. Si nota chiaramente la differenza di vegetazione.
Ascolta la campana della chiesa di Gramudéll
(fai clic
sull'immagine)
oggi conservata presso la chiesa parrocchiale di Sobrio.
Associazione
Attinenti e simpatizzanti di Sobrio
Sobrio, Leventina, Ticino, Svizzera